Revisione auto cosa c’è da sapere.
Gli amanti dei motori, da oggi, hanno la loro informazione. Si chiama iltgricambi.it, prima sito internet, con notizie, curiosità e consigli, e adesso anche programma radiofonico, dal titolo, iconico, Mondo Motori, in onda tutti i sabati su Radio Paestum. L’idea è di Vincenzo Agresti ed Ernesto Atorino, nonché dell’ingegnere Salvatore Prinza e vari collaboratori dietro le quinte. Tutti che, di mestiere, si occupano di ricambi e, per hobby, mettono a disposizione di tutti le loro conoscenze e la loro semplicità nel trasmetterle, soprattutto ai meno esperti. La loro caratteristica, infatti, è quella di raccontare, in maniera chiara, il complesso pianeta delle automobili e, in particolare, di dare voce a chi, come loro, se ne occupa per lavoro. Sul sito iltgiricambi.it sono a disposizione articoli e approfondimenti, mentre in radio si alternano appassionati e addetti ai lavori, pronti a essere intervistati per offrire ai radioascoltatori la loro esperienza e la loro competenza. Gianfranco Lambiase, titolare di Officine Lambiase, è stato l’ospite dell’ultima puntata. Queste le sue parole:

Come nascono e cosa sono, oggi, le Officine Lambiase?
Le Officine Lambiase nascono negli anni ’70, con mio padre Bruno che, dopo pochi anni, con il suo migliore amico Francesco, creò una società. Negli anni ’80, entrambi realizzarono quella che è, oggi, la Lambiase Ricambi, un’azienda sempre in continua crescita. Negli anni ’90, infatti, io e mio fratello Tony abbiamo raccolto il loro testimone: io mi sono sempre occupato, da responsabile tecnico, dell’officina, mentre lui è responsabile nel negozio di ricambi. Da allora, da quando le Officine Lambiase sono state fondate, tanto è cambiato. Abbiamo dovuto specializzarci. Attualmente, il nostro settore si occupa di automobili, dalle vetture di piccola cilindrata fino ai veicoli di 35 quintali. Specializzarsi, ovviamente, significa diventare più professionali. Con l’avvento dell’elettronica, infatti, e con la complessità che ne segue, sarebbe impensabile occuparsi di ogni cosa nel migliore dei modi senza aggiornarsi., Specializzarsi è, dunque, una scelta che migliora la competenza e la professionalità, Ma, intendiamoci, il nostro sguardo al mercato non viene mai meno. La nascita del Centro Revisioni tiene conto proprio delle esigenze del mercato e, posso dirlo, è una scelta che ha ripagato e che negli anni ha avuto un continuo crescendo. Eppure, ci tengo a sottolineare, nonostante siamo una realtà in continua evoluzione, è grazie soprattutto all’operato di mio padre e del suo migliore amico se godiamo, tuttora, della stima di tante persone.
Entriamo nelle questioni tecniche e parliamo proprio di revisioni: rispetto al periodo che stiamo vivendo, con i diversi decreti emanati e la confusione generata da questi, chi ha la revisione in scadenza deve farla o può appellarsi a qualche decreto in corso?
Oggi, l’Italia si rifà al Regolamento Europeo 2021, numero 267, il quale dice che le revisioni in scadenza o quelle scadute nell’arco di tempo che va dal settembre del 2020 al giugno del 2021 hanno una proroga di dieci mesi. Personalmente, non mi trovo d’accordo con questa legge perché penso che la sicurezza dei veicoli non debba attendere. La trovo un po’ un controsenso.
In merito a questo, secondo te, quali sono le parti di un’automobile che dovrebbero essere più soggette a controllo in vista di una revisione?In maniera semplice, ti dico che la revisione si compone di diversi passaggi e, può sembrare banale, il primo è l’identificazione del veicolo. Dopo questo, messa la vettura in linea, abbiamo diversi controlli: quello visivo, dove controlliamo visivamente che la macchina sia in perfette condizioni e quindi verifichiamo la parte anteriore, posteriore, le sospensioni e le altre componenti, poi procediamo alla prova dei freni. In questo passaggio, una fotocamera identifica il veicolo accertando la sua presenza nella linea revisioni. Si fanno prove anche sulla rumorisità e, soprattutto, sui gas di scarico. È, questa, una prova che possiamo definire difficile, poiché, spesso, ci troviamo a visionare veicoli di alcuni anni fa che non sono proprio in linea con le ultime
normative. C’è, ovviamente, il controllo degli pneumatici. Però, io ritengo che tutte le prove siano indispensabili, perché qualsiasi elemento non controllato può arrecare danno a se stessi e agli altri.
Hai parlato di una fotocamera che identifica il veicolo. Puoi darci più dettagli e, soprattutto, puoi dirci perché è stato introdotto questo sistema?
Questo è un sistema introdotto nel 2015, si chiama MCTC Net 2. E, attenzione, è stato introdotto soltanto in Italia e questo non depone a nostro favore, anzi. Significa, infatti, che si è reso necessario nominare qualcuno che ci controllasse, noi, che dovevamo essere i controllori, siamo diventati i controllati. A ogni modo, tralasciando la questione etica, questo sistema ha accresciuto in maniera enorme il livello professionale di tutti i centri di revisione. È stata una soluzione importante. Infatti prima la revisione veniva intesa semplicemente come l’apporre un bollino per risultare in regola con la legge, facendo passare in secondo piano la parte più importante di ogni revisione, ovvero la sicurezza.
Questo è, dunque, un metodo per combattere chi nel tuo settore vuole eludere la legge. È così?
Sì, proprio così. Ripeto, io sono contento di questo provvedimento poiché ha generato grande professionalità nel settore. E dico di più: oggi, con le revisioni, siamo in grado di certificare i chilometri dell’automobile. Questo è importante, perché significa dare un percorso storico a questo veicolo, evitando che, chi intende rivendere l’automobile, lo faccia falsificando la situazione reale. Quindi, il mio consiglio è quello di effettuare le revisioni presso i centri specializzati. Questo vale anche per chi deve riparare la propria vettura. Bisogna recarsi presso centri professionali, meglio ancora se iscritti all’Albo, centri in grado di effettuare lavori professionali e di offrire stabilità e garanzia al lavoro svolto. Faccio un esempio: il cambio dell’olio. È un’operazione semplice e comune che, spesso, si fa da soli o rivolgendosi a un amico. Io dico di evitare questo. Non soltanto per motivi legali, ma anche e, soprattutto, ambientali. Non si può pensare di scaricare materiale nocivo senza il dovuto smalitimento. Se pensiamo che un litro d’olio inquina una superficie grande quanto un campo di calcio, possiamo farci un’idea di quanti danni provochi un cambio d’olio effettuato in maniera non adeguata. Sono aspetti, questi, che vanno tenuti in grande considerazione.

In conclusione, una risposta a una domanda che non ti abbiamo fatto?
Più che una risposta ribadisco il mio consiglio. Affidatevi ad aziende competenti, certi di trovare persone preparate e professionali. In zona ce ne sono tante. Questo non è soltanto un obbligo, ma anche un dovere verso noi stessi e gli altri. E, soprattutto, impariamo a considerare gli effetti positivi di una corretta manutenzione e revisione. Avere un parco auto circolante di buon livello contribuisce a ridurre il numero degli incidenti stradali. Ci tengo, sul serio, a ribadire questo concetto. Infine, voglio ringraziare chi mi accompagna in questo lavoro tutti i giorni, mio fratello Tony, e i miei collaboratori che mi supportano e sopportano. È anche grazie a loro se questa attività prosegue e cresce di continuo. E, ovviamente, grazie a voi per la disponibilità e lo spazio concesso per permettere di raccontare la mia esperienza.