Quali ricambi farà sparire l’arrivo dell’auto elettrica?

Quali ricambi farà sparire l’arrivo dell’auto elettrica?

Ci saranno grandi cambiamenti per i ricambi con l’auto elettrica nel mondo dell’Aftermarket. Questi cambiamenti, obbligatoriamente, comporteranno maggiore attenzione al rapporto che intercorre con gli acquirenti di auto o solo conducenti di auto.

Per precisare l’Aftermarket è un “post vendita”, un dopo mercato vero e proprio. È parte integrante del mercato e ne rappresenta una parte veramente importante; si interessa dei veicoli a motore (automobili, camion, moto) e li tutela dopo l’acquisto; mostra grande attenzione non solo agli acquirenti, che sono i consumatori finali, ma anche ai produttori dei ricambi, ai distributori, ai ricambisti e alle officine. Certamente un’industria che produce oltre 320.000 veicoli l’anno e che fattura più di 200 miliardi l’anno può essere considerata l’industria più importante d’Europa. Possiamo, quindi, ben dire che, dopo un periodo di crisi, essa rappresenta, in molti paesi, una quota di tutto rispetto dell’economia nazionale.

Ritornando al tema di questo articolo, bisogna ricordare che l’automotive (ramo dell’industria manifatturiera che si occupa della progettazione, costruzione, marketing e vendita dei veicoli a motore) si trova, oggi, a fronteggiare cambiamenti storici.

Alcuni di questi sono già presenti nel mondo automobilistico e sono la trasformazione dei motori classici in quelli a propulsione elettrica e con essi ci sarà la presenza di nuovi grandi protagonisti che hanno metodiche innovative e tecnologie più avanzate e per niente tradizionali.

Altri cambiamenti saranno sempre più presenti. Tra questi, certamente, la “Mobility as a service”, cioè un nuovo modo di spostarsi: il concetto di mobilità condivisa (car sharing), intesa come servizio di cui usufruire a seconda delle necessità, sostituirà il concetto di proprietà personale del mezzo.
Alla Mobility as a service possiamo aggiungere la guida autonoma, che si ha quando l’auto è in grado di svolgere autonomamente ciò che un guidatore fa per guidare un’auto. Come può avvenire ciò? Grazie a dispositivi come il radar, il lidar, il GPS, le telecamere e i sensori.Tutte queste trasformazioni, già in atto, da migliorare o da attuare, fanno sì che ci sia una logica pressione sui costruttori e una grande competitività tra gli stessi. Pressione e competitività che aumenteranno sempre di più col passar del tempo.

In poche parole, la vecchia auto, quella a motore a scoppio e con un volante su cui tenere le mani, è destinata a scomparire. Il passaggio del testimone è, ormai, alle porte. Anzi, è proprio il futuro che bussa alla porta.

Vediamo insieme quali ricambi auto spariranno dalle vetture ibride e poi elettriche.

Purtroppo l’impatto dell’elettrificazione sui mercati dei ricambi auto porterà a vendere più sensori e meno olio, più display e poco frenante. Per non parlare poi del sistema di scarico e catalizzatori, ma per tanti altri ricambi non ci sarà vita facile e lunga.

L’elettrificazione inciderà sull’impianto frenante grazie alla frenata a recupero d’energia. Questa sfrutterà una caratteristica molto importante dei motori elettrici, i quali possono funzionare anche da produttori, generatori, assorbendo energia meccanica dal veicolo in movimento.

Praticamente facendo trasportare il motore dall’inerzia del veicolo questo genererà energia, trasmessa poi alle alle batterie, rallentandone la corsa senza usare i classici freni. Il sistema frenante fatto di pinze, dischi e pastiglie, resterà sempre al suo posto ma con poco uso praticamente.

L’olio motore invece avrà sicuramente un calo nelle vendite perché i lubrificanti delle auto elettriche avranno degli intervalli di sostituzione lunghissimi rispetto ai classici motori attuali, essendo l’olio non più soggetto a lubrificare le parti interne del motore.

Tra i ricambi che ci saluteranno ci sono sicuramente anche alberi di trasmissione, questo perché i motori elettrici saranno posizionati vicino alle ruote. Vita breve avranno anche le frizioni perché i cambi sarebbero molto semplificati: mono marcia o con massimo 2/3 rapporti.

Le sospensioni e la carrozzeria rimarranno praticamente invariate, anche tutta la parte del raffreddamento resterà, (radiatore del liquido di raffreddamento, termostato, pompa liquido di raffreddamento che sia meccanica o elettrica, serbatoio di compensazione, condotti), come anche la climatizzazione (compressore aria, condensatore, essiccatore, valvole di espansione, evaporatore, refrigeranti), solo che verranno aggiunte delle batterie e inverter per l’alimentazione.

Destino simile toccherà ai particolari connessi al ciclo Diesel e Otto, dagli iniettori alle candele, dalle valvole agli alberi a camme, e cosi via per pompe d’iniezione, collettori, carburatori e pompe carburanti. Dobbiamo abituarci al fatto che la macchina è elettrica e, il motore che sia benzina o diesel, multijet o t-jet no esisterà più cosi come i distributori di carburante, nei quali compariranno inizialmente colonnine di ricarica per auto elettriche. Fra molti anni i distributori potrebbero estinguersi, in favore di aree di ricarica posizionate in maniera molto più libera se non nelle case.

Buone notizie anche per le sospensioni e la carrozzeria, ricambi che, sicuramente subiranno dei cambiamenti in termini di elettrificazione, ma che resteranno al proprio posto.

Questo, e tutto ciò che arriverà, in un futuro non molto lontano, deve far meditare l’aftermarket dei ricambi auto. Se da un lato ci sarà bisogno di nuove ed efficaci capacità per un mondo auto “elettrificato”, dall’altro canto bisogna riguardarsi da sfide ad alta quota, tra chi vorrà investire e CREDERE ancora in questo settore.

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