Pietragalla

Pietragalla

Il borgo che, oggi, visitiamo virtualmente è Pietragalla, un piccolo comune con 4210 abitanti in provincia di Potenza, arroccato su un pianoro a 834m s.l.m., sulla sinistra del torrente Cancellara.
Le prime testimonianze ufficiali, della sua esistenza, risalgono al 1.118, ma ci sono accenni già nel X sec. quando si parla del suo stemma: un gallo su tre monti che racchiudono tre torri (i tre accessi principali al paese).
Il paese è stato conquistato e/o acquistato più volte, passando, così, di mano in mano. Ma quella che più ha influenzato la cultura e l’architettura del luogo è, certamente, la presenza francese. Cosa che si evince anche dall’attuale dialetto, dalle tradizioni e dai costumi.
Tanti sono i vicoletti che si arrampicano su, giungendo in alto fino al campanile, dove si trova il centro storico caratterizzato da una struttura compatta e concentrica, tipica del periodo feudale. Prova di ciò, al centro del paese, la presenza della piazza di tipo medioevale su cui si affacciano la Chiesa Madre e l’imponente Palazzo Ducaleche, in quei tempi, rappresentavano il Potere Temporale e il Potere Religioso.

Cosa vedere a Pietragalla

Il Palazzo Ducale era, nel 1.100, un castello, come si può ancora notare guardando un lato dello stesso; nel 1400 fu ristrutturato da architetti napoletani e prese l’aspetto odierno. E’ famoso per un importante avvenimento storico. Nel 1861, il 16 e il 17 Novembre, fu teatro di un a memorabile lotta. Un ingente numero di Briganti, capitanati da Carmine Crocco e Josè Borjes, assalirono Pietragalla e la saccheggiarono. Parte degli abitanti si rifugiarono nel Palazzo e si salvarono. Ma la Guardia Nazionale, fiancheggiata dalla popolazione tutta, oppose una resistenza tale da costringere i Briganti a ritirarsi arrecando loro gravi perdite. Il Console inglese dichiarò: “Dopo la fazione di Pietragalla, la più importante della Basilicata, la banda Borjes non poté più riorganizzarsi”. A memoria di ciò c’è una lapide sulla parte frontale del Palazzo.
Quando si arriva a Pietragalla, dal lato est, non crediamo ai nostri occhi: vediamo, davanti a noi, un paesaggio fiabesco, ci sembra di essere arrivati nel villaggio dei Puffi. E’ il Parco Urbano dei Palmenti, circa duecento strutture rupestri ipogee, cioè sotterranee, delle cavità, in genere naturali, costruite dai francesi della Provenza (dove esistono costruzioni simili) nel XIX sec. Si tratta di grotte scavate nel tufo, la cui parte emergente rappresenta l’ingresso. E’ qui che l’uva veniva trasformata in vino. All’interno ci sono, in ogni Palmento, almeno quattro vasche, due per la pigiatura e due per la fermentazione. Venivano prodotti vini sia bianchi che rossi. Sulla porta di ingresso si trova un’apertura che serviva per far uscire l’anidride carbonica emessa durante la fermentazione e letale per coloro che vi lavoravano. Il vino prodotto, una volta spillato, veniva messo in botti di legno e trasportato nelle cantine (Rutt) che si trovavano a Nord del centro storico. I Palmenti furono utilizzati fino agli anni ’60. Ma, ancora oggi, alcune famiglie si servono di queste strutture che, praticamente, sono rimaste pressoché intatte.
Nella frazione S. Giorgio, località Torretta, si possono vedere i resti, abbastanza ben conservati, di un insediamento fortificato del IV sec. Avanti Cristo. Dall’alto dei suoi 1.074m. s.l.m. si poteva controllare la Valle del fiume Bradano fino alla pianura pugliese. Si vedono l’acropoli, nella parte più alta, e l’abitato vero e proprio. Inoltre si vedono i resti di un altro insediamento, ancora più antico e risalente al secolo XI Avanti Cristo.
Eretta sul punto più alto del centro storico, c’é la Chiesa Madre col suo campanile sormontato da una cupola di stile bizantino. Costruita nel 1200, è consacrata a S. Nicola di Bari; all’interno è conservata la statua di S.Teodosio, patrono di Pietragalla.

Cosa fare a Pietragalla

Pietragalla gode di un retroterra ricco di paesaggi selvaggi e spettacolari tra i più suggestivi della Basilicata. Dall’alto dei suoi 834m s.l.m., si può ammirare il Bosco Grande di Pietragalla con la sua splendida e folta vegetazione: boschi di cerri, farnetti, carpini, ornelli e il loro sottobosco costituito da roverella e ginestre. Un vero polmone verde della zona e, quindi, una reale fonte di benessere. Tutti ingredienti, questi, per farne la meta preferita di tutti quelli che, durante una vacanza, un week-end o una semplice gita, cercano un po’ di tranquillità in mezzo alla natura. Insomma un luogo adatto per passeggiate nei boschi ed escursioni nelle vicine vallate. Molti fanno Trekking sia verso la Murgia della Madonna , una rocca che sembra avere i lineamenti della Madonna, sia nelle aree boschive circostanti.
Per lo svago e il tempo libero è stato attrezzato uno spazio dedicato al Tiro al piattello e alla degustazione dei prodotti tipici locali.
La società APS dell’ Altro bradano, che ha molti appassionati di pesca, ha offerto uno spazio in cui organizza Gare di pesca alla trota.

Eventi

Festa di San Teodosio, patrono di Pietragalla: la sua festa dovrebbe essere ad Ottobre, ma è stata spostata al 10 Maggio e dura una settimana, durante la quale si tengono spettacoli di fuochi pirotecnici, la banda musicale gira per le strade del borgo; il giorno precedente e il giorno stesso della festa la statua del Santo viene portata in processione; la festa termina con uno spettacolo musicale e, verso la mezzanotte, con uno spettacolo pirotecnico.
Altri festeggiamenti si tengono il 23 Aprile e la seconda domenica di Agosto per San Giorgio e l’8 Maggio per San Michele Arcangelo.
Durante il mese di Agosto la Pro Loco organizza molti eventi: Concorso “Paese bello”, Mostre, Sfilate, Concerti Musicali, Cantinarte, Cinema all’aperto, Caccia al tesoro.

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