Perché il ricambio “su internet costa meno”?
Oggi è sempre bene confrontare i prezzi tra quelli del Ricambista e quelli dei siti online.
Questa nuova corsa al prezzo, o semplicemente il dire: l’ho trovato o comprato su internet a “meno”, si sta espandendo a macchia d’olio super sintetico quindi super fluido, anche nel settore dei ricambi auto. E spesso sono gli stessi ricambisti, ma anche i grossisti ( eccezion fatta per qualcuno) che alimentano questo circolo.
Perché “su internet costa meno”?
Ma andiamo nello specifico.
Ebbene sì, tutto si è spostato sul web. La guerra col vicino negozio rivale da anni, la guerra dei prezzi, delle parole, gli anni spesi a pubblicizzare l’attività a colpi di miglior marchio esclusivo, oppure la semplice consegna super veloce all’autofficina per tenerla sempre per se, tutto questo ora sta semplicemente spostandosi dietro una tastiera, per cercare di ricavarne un po di utili per l’ attività che al banco latita. Oggi si è rivali non più tra 1-2 negozi, ma bensì tra un numero illimitato di negozi online, che, a loro volta, son diventati, grazie alle “vendite su internet”, vuoti davanti al banco per l’effetto boomerang che si sta venendo a creare.

Il cliente privato, ma anche l’ autofficina praticamente, compra l’articolo su internet stando comodamente seduto sulla sedia di casa o dell’ufficio, senza scendere giù al negozio; e magari lo sta acquistando allo stesso negozio che, al banco, lo vende caro, ma che su “internet” lo vende ad un prezzo più basso.
Ottenendo solo ottime recensioni, e tanti feedback, ma un guadagno dimezzato!!
Si, perché la guerra signori è iniziata, e come ogni guerra che si rispetti o si ripete, ci devono essere un vincitori e non… Allargando un po il discorso, e andando indietro nel tempo, in passato quasi tutte le aziende, rispettavano la filiera.
Il binomio era facile, L’ AZIENDA produceva e distribuiva gli articoli, e il NEGOZIO era l’ unico a poter venderli. Oggi, invece, la ditta distributrice, vende oltre che al negoziante, anche su internet, avete letto bene, la stessa ditta, vende un articolo a te negoziante, ma anche al privato!!! Non è certo tramite l’ indovino che si scopre che, talvolta, dietro certe condizioni assurde sul web, ci siano i potenti grossisti. Questi vendono tanto, e riescono a marginare in modo adeguato, scavalcando il Ricambista suo cliente.

Oggi oramai i Ricambisti per restare al passo, mettono tutto su internet, da chi vuol vendere quel ricambio ricoperto dalla polvere, figlio di un assortimento di magazzino nel 1980 ( bei tempi, in tutto) all’additivo per gli iniettori perché “attira” il privato!! Fino al logo FIAT (FCA) del cofano o della coppa ruota della mitica Fiat 500 F-L,(1957-1960) per poi finire con il classico kit di distribuzione o kit catena, filtri, olio, e kit frizione, ricambi che hanno vita breve, perché l’ imminente arrivo dell’ auto elettrica abbandonerà molti di questi ricambi.
Ma di questo parleremo….
Ad oggi, chi, secondo voi, sta “approfittando” di questi “accordi” che c’erano di “rispetto” e poi saltati tra AZIENDA-RICAMBISTA-MECCATRONICO??? Si è lui, quello che dice, lo trovo a “meno” su internet.
Infatti fra i “3” litiganti il quarto gode nella ormai eterna lotta tra il grossista, il dettagliante e il meccatronico. È risaputo che al cosiddetto “privato” si vogliano riservare le condizioni piu vantaggiose. E questo solo nel web. Di questi accordi saltati, di tanti anni di lavoro e rispetto, di cene e corsi di aggiornamento e di formazione (cercando di far crescere anche il “vecchio” meccanico verso le macchine future), di rapporti createsi con l’ agente/amico da 30/40 anni, o semplicemente di contratti stipulati ogni anno a livello economico dalla “TRIADE” , di tutto questo e altro ancora, ne ha approfittato nell’era di internet Free, il comune ” privato” che, cliccando sul web, qualsiasi parolina accostata al settore auto, viene sommerso. Da lì parte, parte la ricerca con la Targa, con il modello, con la marca, ecc.ecc. ecc.ecc.E così tanti anni ( anche di 11/12 ore al giorno) di lavoro, di crescita personale, in un settore puramente “tecnico” (perché questo settore lo è ) sono stati tutti buttati a…..

Se la vendita al banco non decolla più, la colpa non la diamo al gatto nero, se l’ autofficina è vuota la colpa non è ancora del gatto nero, signore e signori. La gente non dorme più si è svegliata , e per un feedback, ci cambia. Anche solo per 1€ in meno, ma ci cambia. Si è passati al voler guadagnare bene soprattutto da parte del Meccatronico ( esagerando nel 80% delle volte) facendo cosi risvegliare, (nell’era dei soldi piccoli e pochi, e riservati all’iPhone o alle vacanze), l’ utente finale, IL PRIVATO, che ( “fregato” più volte appunto dal meccatronico, che a suo dire passa le colpe al negoziante), va a comprarsi tutto su internet e passa in officina con la busta di ricambi presi in maniera “precisa” dai programmi ben studiati e messi a disposizione su internet dai GROSSISTI, i quali hanno venduto i ricambi che voi ” tecnici” dovevate vendere.