L’Unione Europea mette al bando i motori termici dal 2035. Ecco tutto ciò che sappiamo sullo stop alle auto benzina, diesel e ibrido

L’Unione Europea mette al bando i motori termici dal 2035. Ecco tutto ciò che sappiamo sullo stop alle auto benzina, diesel e ibrido

Entro il 2035 tutte le auto sul mercato europeo saranno elettriche. Le date in cui le case automobilistiche diranno addio al motore endotermico, benzina e diesel, ma anche a quello ibrido.

E’ stata tracciata dalla Commissione Europea che con il pacchetto Fit for 55 ha indicato la data: sarà il 2035 l’anno in cui non saranno più vendute auto a benzina, diesel, gpl, metano e ibride.

A questa premonitrice data mancano ancora 13 anni, ma molte Case automobilistiche hanno deciso di anticiparla anche perché con una scadenza così ravvicinata non ha più senso investire sul termico e con le risorse, sempre esigue a causa della crisi dell’automotive, che sono tutte investite sulla corsa all’elettrificazione. Oltre ai comuni motori benzina, diesel, gpl e metano, anche i motori Ibridi che ora spopolano cesseranno di essere prodotti dal 2035.

Ed ecco perché alcuni brand hanno deciso già da ora di accantonare le produzioni, ma vediamo insieme le decisioni in termini di date da parte di alcune di queste grosse case costruttrici:

Alfa Romeo

Il Biscione si converte anch’esso all’elettrico, con la prima Alfa a batteria in arrivo nel 2023. Dal 2026,invece, non ci saranno più motori termiche Alfa Romeo.

Audi

Dall’anno 2026  Audi presenterà sul mercato mondiale solo nuovi modelli elettrificati (auto elettriche e ibride). Mentre fino al 2033 ci sarà l’eliminazione graduale della produzione di motori a combustione. Quindi la data fatidica è il 2033.

BMW

Nel 2023 sul mercato ci sarà almeno un’alternativa elettrica per ogni modello BMW, che punta a vedere solo auto elettriche entro il 2030.

Citroën e DS

Citroën punta ad elettrificare tutta la gamma, mentre la DS dal 2025 sarà presente sul mercato solo con modelli 100% elettrici.

Dacia

Il Gruppo Renault di cui fa parte Dacia, punta a chiedere il rinvio al 2040 dello stop dei motori termici, puntando molto sull’ibrido. Dal 2026 comunque dovrebbero arrivare nuovi modelli elettrici Dacia.

FCA e Abarth

Il marchio italiano, grazie alla fusione tra FCA e PSA, può attingere ad una tecnologia che le permetterà di abbandonare il termico a partire dall’anno 2025. Dal 2030 le vendite Fiat/FCA dovrebbero riguardare solo modelli a batteria.

Ford

Ford prevede di avere almeno una variante ibrida plug-in o elettrica in tutta la gamma di auto vendute in Europa dal 2026. L’addio al motore a combustione interna per Ford è previsto entro il 2030, ma per il momento solo in Europa.

Jaguar

Il marchio di lusso britannico proporrà sul mercato solo auto elettriche a partire dal 2025.

Honda

Il passaggio all’elettrico per Honda è più graduale, e sarà completo entro il 2040.

Hyundai e KIA

Il Gruppo coreano prevede di vendere il 40% di veicoli elettrificati Kia entro il 2030. Mentre dal 2035 la gamma Hyundai sarà composta solo da auto elettriche 

Mini

Le Mini saranno tutte completamente elettriche dal 2030.

Mitsubishi

Entro il 2030 il 50% delle vendite totali sarà di modelli elettrici.

Nissan

Il 50% della gamma giapponese entro il 2025 sarà elettrica, mentre lo sarà completamente a partire dal 2030.

Opel

Dal 2024 ogni modello Opel avrà una variante elettrica, mentre dal 2028 tutti i modelli saranno solo elettrici.

Peugeot

Tutti i modelli avranno almeno una variante elettrica all’85% entro il 2023 e al 100% entro il 2025.

Renault

Il Gruppo punta ad un rinvio del bando europeo al 2040, investendo molto sulle ibride. Entro il 2030 mira ad arrivare al 90% della gamma elettrificata.

Skoda

Il marchio boemo non ha ancora fissato una data per dire addio all’endotermico, ma in ogni caso entro il 2035 punta a vendere almeno il 70% di auto elettriche.

Subaru

Entro il 2035 tutta la gamma sarà elettrificata.

Toyota

Saranno vendute solo auto elettrificate dal 2022: ibride, Plug-in, elettriche e Fuel Cell ad idrogeno.

Volkswagen

Il colosso tedesco è fra i più impegnati nel passaggio all’elettrico e punta ad avere il 70% delle immatricolazioni a batteria entro il 2030.

Un durissimo colpo per il settore automotive: il voto del Parlamento Europeo che mette al bando i motori termici dal 2035 ribadisce un’impostazione ideologica a favore dell’elettrico e pone in serio rischio la filiera dell’auto italiana e continentale. Una scelta, quella dei parlamentari europei, che non prende in considerazione un comparto produttivo fondamentale e strategico per le economie europee e che mette in serio pericolo, come evidenzia Anfia e come ribadiamo da tempo, 70 mila posti di lavoro. Il doveroso e condivisibile rispetto per l’ambiente non può e non deve compromettere il futuro dell’automotive.

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