L’etanolo usato per ridurre le emissioni dei gas.
L’utilizzo dell’etanolo come combustibile per motori a combustione interna non è certo un concetto nuovo, se consideriamo che i primi motori termici erano adattati per essere alimentati con alcool puro (metanolo o etanolo). Il recente interesse per questo combustibile rientra nelle strategie da mettere in atto in modo immediato per ridurre l’impatto dei trasporti sull’emissione dei gas serra nell’atmosfera, oltre che per ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche fossili.
Un aspetto importante connesso con la presenza di bioetanolo nelle miscele alcool/benzina è la compatibilità con i materiali metallici e polimerici con cui sono realizzate le parti di un normale propulsore, anche di nuova generazione. L’azione della degradazione dei materiali è connessa con la presenza di ossigeno nella molecola dell’alcool e con la tendenza dell’etanolo stesso a ossidarsi facilmente in acido acetico.
Il meccanismo inerente al rapido invecchiamento di alcuni materiali polimerici e di alcuni elastomeri consiste nell’attacco acido e nella permeazione dell’alcool attraverso il materiale con cui sono costruite tubazioni, guarnizioni e altri componenti. I materiali non metallici soggetti a degradazione in presenza di alcool includono la gomma naturale, il poliuretano, il PVC, le poliammidi, il metilmetacrilato (Il metacrilato di metile è l’estere dell’acido metacrilico e del metanolo, a temperatura ambiente è un liquido incolore, infiammabile, irritante, dall’odore caratteristico) e alcune resine termoindurenti. L’effetto si manifesta con la tendenza al rigonfiamento delle parti a contatto col combustibile e con i suoi vapori, ed è tanto più evidente quanto più elevata è la concentrazione di etanolo nella benzina.
Miscele con concentrazioni fino al 5% in volume non causano alcun inconveniente quando impiegate nei modelli di autoveicoli convenzionali attuali e meno recenti. Se la concentrazione è più elevata l’inconveniente non si manifesta se gli elementi a contatto con il combustibile sono costruiti con fluoro elastomeri (gli elastomeri fluorurati (FKM o FFKM) sono dei tecnopolimeri sintetici su misura utilizzati in applicazioni ad elevata tecnologia, ad esempio nel campo aerospaziale, nelle applicazioni militari, per la fabbricazione di fibre ottiche polimeriche, o come tenute e tubazioni per ambienti particolarmente aggressivi, come le atmosfere di ossigeno, fluoro, idrogeno, acido e acidi alogenidrici. La corrosione degli elementi metallici (acciaio, alluminio, leghe di rame, zinco e piombo) a contatto con l’etanolo viene enfatizzata dall’ossidazione dell’alcool ad acido acetico.
Gli effetti si manifestano più rapidamente se l’alcool etilico non è anidro. Anche se i componenti del motore non subiscono rotture per effetto del contatto prolungato con miscele a concentrazione elevata di alcool nella benzina, è possibile che composti insolubili generati dalla degradazione dei materiali passino nel combustibile causando intasamento nel filtro relativo.