Il ricambista di ieri oggi e domani…

Il ricambista di ieri oggi e domani…

Non si può affrontare un discorso storico sul mercato dei ricambi, senza evidenziare differenze tra passato e presente e considerare i cambiamenti subiti dall’industria dell’automobile.

Il venditore di ricambi, piccolo o grosso che sia, deve infatti tenere il passo delle numerose e rapide trasformazioni. E queste, se possono rappresentare in pieno il concetto di progresso in termini finanziari e tecnologici, per chi si occupa di ricambi, invece, possono essere delle vere e proprie difficoltà.

Basti pensare all’Italia, dove nel giro di pochi decenni si è passati dal monopolio Fiat alla circolazione di nuovi modelli, soprattutto quelli derivanti dal mercato estero, con il conseguente aumento dei pezzi di ricambi. Non solo.

Alla varietà di modelli, cresciuti sempre di più, si aggiunge una difficoltà sostanziale nella composizione delle vetture. In particolare con l’introduzione dell’elettronica e della meccatronica aumentano la complessità di motori e telai. Basti pensare alle centraline, ai molteplici sensori, ai vari impianti (sia per quel che riguarda il telaio che il frenante) e alle altre varie componenti che possono dare un quadro chiaro di questa complessità.

Ovviamente non bisogna avere un’idea negativa di questi cambiamenti scaturiti! Non bisogna sottovalutare le difficoltà in cui incorre un rivenditore. Spesso si trova a destreggiarsi tra nuovi pezzi di ricambio che variano non soltanto da vettura a vettura, ma spesso anche all’interno dello stesso modello di automobile.

Questo significa che un magazzino che vuole servire adeguatamente il proprio cliente deve avere una fornitura di gran lunga maggiore di quella di un ventennio fa. La complessità e la varietà delle automobili dunque, e il loro continuo miglioramento, se da un lato rappresentano l’evolversi dei tempi, dall’altro indicano una difficoltà costante del ricambista e del meccanico che, perso il ruolo di una volta, devono restare in continuo aggiornamento diventando anch’essi professionisti a tutti gli effetti.

Ovviamente non bisogna vedere il bicchiere soltanto mezzo vuoto. La tecnologia, infatti, ha fornito diversi strumenti che aiutano e velocizzano il lavoro del ricambista; lavoro che era svolto solo attraverso cataloghi cartacei per la ricerca dei ricambi e mezzi meno veloci quali fax e telefoni per l’inoltro degli ordini.

E’, attraverso l’e-commerce e tutti gli strumenti di ricerca on-line presenti, che oggi si consente una rapidità crescente nel cercare e ordinare pezzi di ricambio. Siamo al punto che basta semplicemente la targa del veicolo per individuarne tutte le caratteristiche e trovarne i vari ricambi e componenti.

E questo consiste in un importante salto in avanti. Per quel che riguarda il futuro è difficile da immaginarlo. Anche se non sembra, è molto complicato fare previsioni a lungo termine. Il futuro pare sia l’elettrico o l’ibrido. Ma per quanto riguarda il mondo dei ricambi, è presto per parlarne ancora.

Insomma, le difficoltà ci sono e i tempi sono cambiati. Ma se si adegua il passo e si trae insegnamento dal passato, anche un presente complesso può essere la prospettiva per un futuro più semplice.

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