Ciriè

Ciriè

Situato nell’Alto Canavese, Cirié dista da Torino una ventina di chilometri.
La sua popolazione, i Salassi, di origine celtica, fu assoggettata nel 143 a.C. dai Romani. La zona, da loro denominata Castra Cerreti, era, per loro, un importante crocevia di scambi commerciali. E, come al solito, furono lungimiranti. Di questa dominazione sono stati, però, ritrovati pochi resti: monete, cocci di terracotta e delle lastre tombali dell’epoca imperiale.

Le prime notizie documentate si hanno solo dopo più di mille anni, quando, nel 1229, il territorio venne occupato dai Marchesi del Monferrato. Nel 1306 Margherita di Savoia, vedova di Giovanni I, si trasferì nel grande castello di Cirié, che sorgeva nella piazza che ne porta il nome. Ancora oggi, questo avvenimento viene ricordato con il Palio dei Borghi che si svolge ogni due anni.
Margherita di Savoia governò bene: concesse delle esenzioni alla popolazione, annullò delle tasse ed istituì il mercato cittadino ( che esiste ancora oggi, il venerdì ), mercato che attirò compratori e venditori da tutto il territorio e divenne un’importante fonte di reddito.
Cirié, nei secoli successivi, continuò ad evolversi economicamente grazie ad un grande sviluppo industriale.
Nel 1869, con l’inaugurazione della Ferrovia Cirié-Torino, il paese divenne un notevole centro commerciale. Tale ferrovia detiene un primato: é la prima ferrovia al mondo a servirsi della trazione elettrica a corrente continua ad alta tensione.

La Ciriè industriale

Grazie all’intuito dei Romani, al buon governo di Margherita di Savoia, a più recenti investitori e alla Ferrovia Cirié-Torino, la città di Cirié si è sviluppata sempre più nel campo industriale. All’inizio del ‘900 sono presenti a Cirié la fabbrica di nastri e trecce Remmert & C, diverse cartiere (De Medici, Olivetti, Marietta, Borla, Melanotte), la fabbrica di coperte Mosconi & Cesa, lo stabilimento di filatura della seta Craponne & Vigano, tintorie, cuoifici, coltellerie, falegnamerie, fabbriche di manufatti e prodotti in gomma.
Fin dai primi anni del’900 si diffonde a Ciriè il fenomeno della pubblicazione di numerosi giornali settimanali locali, di poche pagine, che vengono stampati in piccole tipografie cittadine. La maggior parte, però, hanno vita breve. Ancora oggi esce in edicola, il giovedì, “Il Risveglio del Canavese”, nato nel 1921 per poi sparire nel 1925 e riprendere la pubblicazione dopo la seconda guerra mondiale. E’ un giornale indipendente e riporta la cronaca canavese.

Monumenti e luoghi d’interesse

Il Duomo di San Giovanni Battista, del XIV sec., esempio di gotico provenzale piemontese; la Chiesa di San Giuseppe che, progettata in un primo momento come ospedale durante la peste del ’600, è un esempio di architettura della Controriforma e custodisce, al suo interno, opere di valore; la Cappella di Robaronzino del XVII sec. che all’esterno è semplice e lineare, ma all’interno è un vero gioiello del barocco; la Chiesa di San Martino di Liramo, che, significativo esempio di architettura romanica del Piemonte, fu costruita sulle fondamenta di un antico tempio romano e, oggi, conserva delle antiche lapidi funerarie di fattura romana assieme ad alcuni fregi rimanenti del castello di Cirié; la Villa Remmert, una volta villa di famiglia, ora sede di mostre di arte contemporanea e manifestazioni di vario genere.

Cultura e musica

Molta attenzione è stata data dai cittadini di Cirié alla musica. Infatti il territorio è sempre stato ricco di musicisti rock, pop, jazz. Ogni anno si svolge, presso il Teatro Tenda di Villa Remmert, il Concorso Nazionale Senza Etichetta, nato nel 1998 e rivolto a gruppi, cantautori e solisti. La giuria è presieduta dal Maestro Giulio Rapetti, in arte Mogol. Il premio principale consiste in una borsa di studio che consente di frequentare un corso di alta

formazione presso la scuola fondata da Mogol, il Centro di Toscolano ad Avigliano Umbro. Gli artisti ospiti di “Senza Etichetta” sono scelti nell’ambito della letterarura, dello spettacolo, della musica e del giornalismo. Il Civico Istituto Musicale “F. A. Cuneo” , nato nel 1969 grazie al sostegno dell’Amministrazione Comunale, è diventato un luogo di promozione della musica; fondato per dare una formazione musicale classica, si è arricchito, negli anni, di esperienze formative diverse. Dal 1976 in poi, l’Orchestra a Fiati Giovanile Italia “ I Music Piemonteis”, e il Coro de “ I Music Pimonteis” si sono esibiti in tutto il mondo ( Brasile, Spagna, Portogallo ) riscuotendo un discreto successo. Però, bisogna dire che, durante tutto l’anno, ci sono altri concerti e spettacoli musicali di un certo rilievo.
EVENTI E SAGRE
Nel mese di giugno, ogni due anni, ci sono tre giorni dedicati al Palio dei Borghi, che vuole ricordare l’insediamento di Margherita di Savoia nel castello di Cirié. Durante questa manifestazione le vie della città sono percorse d afiguranti nei costumi del tempo. Ci sono, inoltre, gare e tornei ( tenzoni equestri, tiro con l’arco, tiro alla fune, staffetta podistica… ) e, naturalmente, degustazioni gastronomiche.
: Tra Luglio ed Agosto c’è la Festa Bavarese: alcuni giorni per gustare tante buone birre artigianali e specialità gastronomiche bavaresi ( Brezel al malto, stinco alla brace… ) in compagnia dei propri amici.
Nei primi giorni di Settembre viene organizzata “Funghi in Piazza”, una manifestazione dedicata ai funghi e ai prodotti tipici del territorio, durante la quale ci sono più eventi organizzati dalle associazioni locali: la “Mostra mercato di funghi e artigianato locale”, “ Aspettando il Palio 202…”, oltre a varie mostre artistiche e culturali.
Sempre in settembre, a Ciriè viene organizzata “ Formaggiando ”, una mostra mercato di formaggi e prodotti di qualità del territorio ( miele marmellate, zafferano, salumi…). Non mancherà il momento educativo quale la dimostrazione di come si prepara il formaggio secondo le tradizioni locali. Nè mancherà la possibilità, per i visitatori, di poter pranzare con un menu tutto a base di formaggi. Durante questa manifestazione saranno aperti e, quindi, si potranno visitare gratuitamente, 23 edifici di culto solitamente chiusi ( tra cui la Chiesa di San Martino di Liramo e La Cappella Santa Maria degli Angeli ).

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