Carburanti, additivi e protettivi

Carburanti, additivi e protettivi

Vi è mai capitato di domandarvi, quando vi trovate al distributore di carburante, di cosa è composto il carburante stesso? Cosa c’è da sapere sul carburante? Cosa può provocare alla vostra vettura o all’ambiente che ci circonda? Ovviamente è un pensiero di pochi…. Non perché non interessi ma perché presi dalle mille cose in questa vita frenetica difficilmente ci fermiamo a riflettere su cose del genere.

In questo articolo cercheremo di darvi informazioni in più in merito a tutto questo.

La prima cosa da sapere è che i carburanti sono in continua evoluzione.

In passato i carburanti erano composti quasi interamente solo da petrolio raffinato. Nel corso degli anni ci sono state importanti evoluzioni dettate dal Parlamento Europeo a tutela dell’ambiente.

Oggi parliamo infatti di Biocarburanti, che non sono altro che nuovi tipi di combustibili ottenuti da fonti energetiche rinnovabili, per ridurre le emissioni di gas serra.

La prima direttiva in materia di carburanti si ha nel 2009 (direttiva 2009/30/CE), quando il Parlamento Europeo delibera che nel carburante devono essere necessariamente presenti Parti Bio e, nello specifico per quanto riguarda la benzina, la parte Bio deve essere pari al 5% mentre per il Diesel deve essere del 7%. Ovviamente, quando si sente parlare di parte Bio, una delle prime curiosità è la composizione di questa parte stessa. Per quanto riguarda il BioDiesel la parte Bio è costituita da oli vegetali, come l’olio di palma, l’olio di semi di colza, l’olio di girasole o anche da oli di frittura esausti o grassi animali, che vengono trattati e miscelati al gasolio. Nel BioEtanolo, invece, si usa alcool prodotto dalla fermentazione zuccherina di parti vegetali (canna da zucchero o cereali), utilizzato puro e miscelato alla Benzina.  Per avere la sicurezza che i carburanti rispettano queste percentuali basta guardare l’erogatore del distributore dove troviamo, per il Diesel la sigla “B7” (che indica la percentuale del 7% di parte Bio) mentre per la Benzina “E5” (che indica la percentuale del 5% di parte BIO). Ovviamente le percentuali di Bio sono destinate sempre di più ad aumentare nei carburanti del futuro, questo per cercare di ridurre sempre di più le emissioni di gas nocivi per l’ambiente.

È chiaro, che per l’ambiente, l’avvento dei Biocarburanti è solo un bene, ma, per quanto riguarda le autovetture, bisogna stare attenti e tenere sotto controllo diversi aspetti. Infatti le caratteristiche che vanno a incidere sulla “salute” del veicolo sono queste: i Biocarburanti risultano Igroscopici, cioè trattengono molta acqua, Ossidanti, in quanto creano proliferazione microbica (possono formare alghe) e, poi, sono poco detergenti.

Queste caratteristiche nel tempo portano a un accumulo di depositi, che diminuiscono le prestazioni del veicolo, aumentando il consumo di carburante e le emissioni nocive dovute ad una combustione non efficiente che contamina precocemente i sistemi di riciclo dei gas di scarico, gli iniettori e il filtro antiparticolato. Ovviamente per prevenire che ciò accada basta essere attenti e scrupolosi. Ci sono in commercio prodotti che servono proprio a cautelare il veicolo da eventuali danni. Parliamo nello specifico di Additivi e Protettivi Carburante. La prima cosa da sapere in merito a questi prodotti, cosa da non trascurare mai, è quella di usare prodotti certificati e compatibili con i carburanti di oggi e le norme che li regolano, in modo da non alterare le proprietà dei carburanti stessi.

Per quel che riguarda gli additivi, devono essere utilizzati in media ad ogni pieno o al massimo ogni due, in quanto si esauriscono con il carburante stesso tenendo pulito tutto il circuito di iniezione dai detriti che lascia il carburante stesso.

I protettivi invece vanno utilizzati in media a ogni tagliando, perché a differenza dei precedenti, vanno a legarsi alle pareti del serbatoio e di tutto l’impianto di alimentazione, in modo da proteggere i componenti (es. gli iniettori). Inoltre intervengono sul carburante per ridurre al minimo le emissioni nocive e di conseguenza a ridurre al minimo gli imbrattamenti per i sistemi di scarico.

Usare questi prodotti è molto importante quindi per la “salute” del veicolo, perché con un impianto di alimentazione pulito si ha più efficienza e con un impianto protetto si ha una maggiore durata di tutti i componenti.

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